![]() Foto di Mike Foster da Pixabay Alcune traduzioni sono come montagne da scalare. Fin dalla prima lettura del testo, ecco spuntare le insidie che ci accompagneranno per tutto il lavoro di ricerca e traduzione. Altre ancora sembrano comode strade di campagna, larghe e pianeggianti, salvo poi deviare bruscamente verso sentieri impervi e scoscesi. Riferimenti culturali, frasi idiomatiche, sigle, acronimi, unità di misura... Quanti ostacoli possono pararsi sulla strada del traduttore! Anche quando la traduzione scorre liscia e senza intoppi, nuove difficoltà sono pronte a sbarrarci la strada. La soddisfazione che si prova dopo averle superate, però, ci ripaga di ogni sforzo!
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![]() Foto di Hans Braxmeier da Pixabay Un testo nn rileto puà causre grossi danni. Quanto dà fastidio una frase scritta in questo modo? Eppure non è un esempio isolato. Sia in rete sia nella realtà che ci circonda è molto facile imbattersi in frasi o parole pubblicate senza un adeguato controllo. Un esempio? Qualche giorno fa ho acquistato il dentifricio di una nota marca e mi sono accorta, con grande stupore, che su uno dei due lati del tubetto c'era scritto "inspirato" invece di "ispirato". In un ambito delicato come il markeitng, una traduzione distratta ha delle ripercussioni sul prodotto. La revisione, in molti casi, conta quanto la traduzione stessa! Ecco perché noi traduttori e traduttrici dobbiamo essere i revisori di noi stessi. Dobbiamo rileggere ed esaminare il testo in modo critico per cercare con il lanternino eventuali imprecisioni, anche le più insignificanti. Quando mi accorgo di aver riletto troppe volte la traduzione e capisco di non essere sufficientemente critica, decido di lasciarla "decantare" per alcune ore e di tornare a leggerla a mente lucida. E voi quali strategie usate per revisionare i vostri testi o traduzioni? ![]() Foto di Gerd Altmann da Pixabay I traduttori e le traduttrici freelance sono, a tutti gli effetti, degli imprenditori. Anche se spesso ci soffermiamo solo sull'aspetto creativo e romantico del mestiere, non possiamo tralasciare le sue caratteristiche più commerciali e, magari, più difficili da gestire. Non c'è freelance che non debba fare i conti con l'autopromozione. Se da un lato è importante mantenere un buon rapporto con i clienti storici, è fondamentale essere sempre pronti a trovarne di nuovi e a gestire al meglio le comunicazioni con tutti loro. Dobbiamo imparare a compilare in modo ottimale le fatture e a inviarle per tempo, altrimenti possiamo scordarci il pagamento per quel progetto che ci ha richiesto tante ore di lavoro e innumerevoli ricerche. È necessario restare sempre aggiornati sulla terminologia e sui nuovi software, così da non diventare "dinosauri" del settore - anche se adoro i dinosauri! Ultimo ma non ultimo, è fondamentale costruirsi una solida rete di contatti. Parlare con i colleghi, non smetterò mai di dirlo, ci aiuta a uscire dalla modalità topo da computer e a ridimensionare tanti ostacoli che credevamo insormontabili. |
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Francesca PerozzielloLe mie riflessioni sul mondo della traduzione e non solo. Archives
May 2023
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